Prenderà il via domani, giovedì 8 giugno presso la spiaggia di San Cataldo a Lecce, l’ottavo Future del Beach Pro Tour 2023. La manifestazione è organizzata dal Comune di Lecce, in collaborazione col Comitato Territoriale FIPAV Lecce con il prezioso supporto della Regione Puglia, l'Assessorato Regionale allo Sport. Dopo la cancellazione del torneo di Cervia (RA), evento originariamente programmato a metà luglio e rinviato a causa dell’allerta meteo che colpì in quei giorni l’Emilia Romagna, l’evento salentino diventa dunque il primo appuntamento italiano del circuito internazionale.\n\nSaranno tante le coppie italiane in gara presenti alla manifestazione. Nel tabellone femminile spicca la presenza di Claudia Scampoli e Margherita Bianchin, coppia testa di serie numero uno del torneo; partiranno sempre dal main draw anche le sorelle Viktoria e Reka Orsi Toth, Margherita Tega e Anna Pelloia ed Eleonora Sestini ed Erika Ditta. Cominceranno invece l’avventura dalle qualifiche Aurora Mattavelli ed Eleonora Annibalini, Federica Ceracchi e Alice Pratesi, Ludovica Panfili e Sara Bachini e Maria Rachele Mancinelli e Giada Bianchi, coppia piazzatasi al primo posto nella categoria GOLD durante le Finali del Campionato Italiano per Società a Bibione (VE).\n\nIl main draw del tabellone maschile sarà invece impreziosito dalla presenza di Daniele Lupo ed Enrico Rossi, team testa di serie numero uno; con loro partiranno dal main draw anche Davide Benzi e Carlo Bonifazi, Tobia Marchetto e Jakob Windisch e Theo Hanni e Michael Burgmann. Inizieranno il torneo dalle qualifiche invece gli azzurri Gianluca Dal Corso e Marco Viscovich e Francesco Vanni e Fabrizio Manni.\n\nLo scorso anno a trionfare a Lecce nel tabellone femminile furono Toko Sherysyn e Pata Miller; le atlete provenienti dalla Repubblica di Vanuatu superarono 2-1 (15-21, 21-19, 15-9) Marta Menegatti e Valentina Gottardi. A trionfare nel tabellone maschile invece furono invece Jakob Windisch e Gianluca Dal Corso in virtù del 2-1 (13-21, 21-18, 15-12) inflitto agli ucraini Eduard Reznik e Sergiy Popov.\n